Un alfabeto e tanti modi per dirlo senza parole

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Che cos’è l’alfabeto?

L’alfabeto è un insieme ordinato di segni grafici che corrispondono ai suoni di una lingua.

Che cos’è un alfabeto gestuale?

Un alfabeto gestuale è un codice di comunicazione che si esprime attraverso i movimenti delle mani o del corpo. È un insieme ordinato di gesti ad ognuno dei quali si attribuisce una lettera o un concetto.

Quando si usa un alfabeto gestuale?

Poter comunicare soddisfa quello che può essere considerato un bisogno primario dell’uomo a tutti gli effetti. Poter comunicare ci dà la possibilità di instaurare relazioni positive con gli altri e ci consente di esprimere ciò che siamo. Quando non possiamo ricorrere all’uso delle parole possiamo utilizzare un modo alternativo per esprimerci, per ascoltare… per comunicare. Utilizziamo o ci serviamo di un alfabeto gestuale.

Alfabeto dactilológico

Alfabeto manuale o dattilologico

La dattilologia è un alfabeto manuale, utilizzato soprattutto per i nomi propri e i nomi non conosciuti, attraverso movimenti delle dita della mano che corrispondono alle lettere dell’alfabeto.

Alfabeto muto a scuola

Alfabeto mudo para niños

L’alfabeto muto deriva dalla dattilologia, conosciuta anche come alfabeto manuale, ovvero un codice dove a ogni lettera dell’alfabeto corrisponde un gesto con le dita.

Esso è stato impiegato fino agli anni ottanta per poi essere sostituito dalla Lingua dei Segni.

In tempi più recenti ha riscosso un certo successo tra gli studenti dei vari gradi della scuola e ancora oggi può essere insegnato ai bambini che potranno utilizzarlo in diversi giochi e per brevi e silenziosi messaggi con i coetanei…

LIS

LIS è l’acronimo di Lingua dei Segni Italiana, riconosciuta e tutelata dalla Repubblica Italiana dal 19 maggio 2021 con la conversione in legge dell’art 34-ter del Decreto Sostegni.

Per Lingua dei Segni si intende una comunicazione visivo-gestuale, composta da movimenti delle mani, espressioni facciali e gesti del corpo e viene utilizzata prevalentemente dalle persone sordomute o sorde.

A differenza dei gesti che convenzionalmente vengono utilizzati per esprimere un concetto, la LIS è un insieme di simboli inclusi in un sistema di regole grammaticali e sintattiche, che permettono di argomentare e comunicare senza limitazioni, in modo formale e informale a seconda del contesto.

Per quanto esposto sopra, è evidente che la Lingua dei Segni non è universale, bensì si adegua al contesto culturale e sociale, nonché alla lingua parlata nei vari stati. Perciò abbiamo la lingua dei segni italiana (LIS), la lingua dei segni americana (ASL), la lingua dei segni francese (LSF), la lingua dei segni finlandese (SVK) ecc.

Giornata internazionale delle Lingue dei Segni

L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 2017 ha stabilito come giornata internazionale delle lingue e dei Segni il 23 settembre di ogni anno.

Il giorno 23 si promuovono e si riconoscono le differenti lingue dei segni adottate nel Mondo. Ad oggi se ne contano più di 200.

Alfabeto semaforico con le bandierine

Alfabeto Semafórico

Pensato come mezzo di comunicazione visuale in marina, quindi per essere interpretato velocemente a vista d’occhio e a lunghe distanze (comunque non oltre i 200-300 metri) il codice consiste in otto movimenti delle braccia, da destra verso sinistra, e si avvale di due bandiere, una per mano, di due colori accesi, solitamente rosso e giallo.

Oltre a rappresentare le lettere dell’alfabeto, l’alfabeto semaforico prevede anche la possibilità di trasmettere i numeri. Per farlo, come da convenzione, si antepone la lettera “V” ai numeri che si vogliono trasmettere. Da quel momento, chi riceve il segnale saprà che quelle che vede non sono lettere ma numeri, perciò, la “A” sarà il numero 1, la “B” il numero 2, ecc.

Quando verrà rappresentata una “J” le posizioni delle braccia torneranno a indicare lettere.

Il codice Morse che cos’è?

Tabla de código Morse

Il sistema Morse si compone di codici a intermittenza, che mediante l’utilizzo del telegrafo elettrico a filo, trasmettono lettere, numeri e segni di punteggiatura. Questo sistema può anche essere trascritto.

Inventato dal pittore, inventore e storico statunitense Samuel Finley Breese Morse e messo a punto dai collaboratori Leonard Dunnell Gale e Alfred Hewis Vail fino al suo brevetto del 1837, con il tempo subì diverse modifiche e numerose varianti a seconda del Paese e dalla lingua utilizzata.

Il codice Morse deve il suo successo alla sua semplicità, basata su una sequenza di punti e linee, che a seconda della loro disposizione assumono il significato di precise lettere o numeri, separati da tre lunghezze di intervalli: breve (spazio tra lettera e lettera), medio (spazio tra parole), lungo (pausa tra frasi).

Abbandonato come metodo per le comunicazioni ufficiali o per scopi commerciali, a fine degli anni novanta, il codice Morse viene ancora impiegato nei casi di emergenze, dai radioamatori e per fini ludici.



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