Dormire bene abbracciati dal silenzio è un sogno
C’è chi è convinto dell’inutilità di dormire più di sei ore a notte, vantandosi delle sue poche ore di sonno e di quelle dei figli.
Sembrerebbe che dormire bene sia un’attività del secolo scorso, in contrasto con i ritmi e le esigenze moderne.
Dormire non servirà più?
Passare molte ore nel letto non servirà più nel momento in cui qualcuno troverà la soluzione efficace per far bastare due o tre ore di sonno per notte.
Speriamo che gli scienziati impieghino meglio il loro tempo e le loro risorse, mentali ed economiche.
La scienza insegue i sogni
In effetti le ricerche scientifiche vanno in un’altra direzione: è comprovato che occorre dormire bene per il tempo giusto a seconda della fascia d’età, altrimenti la salute verrà compromessa.
Indicativamente le ore di sonno consigliate sono le seguenti:
Neonati da 0 a 3 mesi: le ore di sonno ideali vanno dalle 14 alle 17.
Neonati dai 4 agli 11 mesi: 12-15 ore.
Bambini da 1 a 2 anni: il sonno necessario è da 11 a 14 ore per notte.
Bambini dai 3 ai 5 anni: da 10 a 13 ore.
Bambini tra i 6 e i 13 anni: le ore ottimali di sonno sono dalle 9 alle 12.
Adolescenti tra i 14 e i 17 anni: devono avere la possibilità di dormire bene dalle 8 alle 10 ore.
Adulti, età che spazia dai 18 ai 64 anni: le ore indicate di sonno vanno dalle 7 alle 9 ore per notte.
Anziani dai 65 anni: l’organismo ha necessità di dormire dalle 7 alle 8 ore, considerando il tipo di attività durante il giorno e gli eventuali pisolini.
Dormire bene serve a mantenere il giusto equilibrio psicofisico; per evitare malattie anche gravi è necessario che chi ha a cuore la propria salute sia messo nelle condizioni di poterlo fare.
Il diritto della libertà di scelta
La famosa frase di Martin Luther King: “La mia libertà finisce dove comincia la vostra”, fa riflettere e scaturire delle domande difficili a cui rispondere.
Prendiamo come esempio un condominio o case con pareti confinanti, tutti difendono la propria libertà di scegliere come vivere in casa propria e cosa fare della propria vita.
Come dare torto a chi desidera dalle 22.00 potersi concedere un buon sonno ristoratore senza rumori disturbanti e che facciano sobbalzare di notte?
E come non dare ragione a chi lavora tutto il giorno e che nel fine settimana di sera desidera invitare amici e parenti e magari ha anche dei figli che si sono “abituati” a rimanere alzati fino a tardi?
Come fare con certe persone allergiche all’educazione?
Usare le buone maniere è come versare un bicchiere d’acqua per spegnere un incendio e la legge in certi casi non è d’aiuto.
Quindi cosa fare?
Soluzione numero uno (una vera tentazione): iniziare una serie di battaglie con le stesse armi e finire in un vortice di rumore. La voglia di vendetta sarà soddisfatta, però la conseguenza sarà una guerra senza fine, snervante e senza vincitori.
Soluzione numero due: non abbassarsi allo sconfortante livello culturale del vicino, fare ricorso alla tolleranza e al buon senso. Ci sono metodi più o meno efficaci per isolarsi dal rumore, dal costo moderato a quello elevato. Forse l’orgoglio ne sarà ferito, ma la salute sarà salva.
Soluzione numero tre (un sogno per molti e una possibilità per pochi): allontanare la causa o sopprimerla. Se proprio la fonte del disturbo non si può allontanare o far smettere, si dovrà accettare l’idea di trasferirsi altrove.
Un consiglio: niente fretta, valuta ogni dettaglio, molto bene e con accortezza, come i futuri vicini di casa e le possibili fonti esterne d’inquinamento acustico.
Dormire bene è un diritto da tutelare
Sembrerebbe che la legge sia latitante sul fronte dell’importanza del giusto sonno. Sarebbe auspicabile che il legislatore provvedesse a emanare delle norme a tutela del diritto di dormire.
Ci vorrebbe più attenzione e una maggiore sensibilizzazione riguardo l’importanza di salvaguardare la salute dai danni causati dall’inadeguato riposo notturno.
È l’intera società che ne paga le conseguenze: incidenti, scarso rendimento delle prestazioni sul lavoro, abbassamento della resa scolastica, dipendenza da giochi online e l’elenco potrebbe continuare.
Dormire bene in tutto il mondo
Dal 2008, il venerdì precedente all’equinozio di primavera, in tutto il mondo si celebra la giornata mondiale del sonno (World Sleep Day).
Questo evento nasce per sensibilizzare le persone sui disturbi provocati dalla mancanza di sonno e per riflettere perciò su quanto sia importante dormire.
Dormire bene sì e no
Sono molti i benefici legati al dormire bene, di più i problemi generati dalla mancanza di sonno.
Dormire bene significa:
– Allontanare il rischio della depressione.
– Aumentare le difese immunitarie grazie alla citochina, un ormone utile per combattere le infezioni che viene prodotto dall’organismo solo durante il sonno.
– Diminuire il rischio di incidenti per semplici distrazioni.
– Evitare problemi ormonali: dormire poco può essere una delle cause del ciclo mestruale irregolare per via dell’ovulazione alterata.
– Consolidare i ricordi.
– Migliorare la capacità di memoria, il sonno REM (movimento rapido degli occhi), è importante per il consolidamento della memoria. Otto ore di riposo continuo, garantiscono al cervello di rimanere vigile per tutta la giornata, immagazzinare moltissime informazioni, pensare velocemente.
– Ritrovare le forze e rendere in ogni attività.
– Sentirsi più belli e belle, grazie alla sensazione di giovinezza, una pelle più luminosa, assenza di borse e occhiaie e muscoli più tonici.
– Stimolare e aumentare la propria creatività, il cervello riposato è più reattivo ed è in grado di elaborare e gestire al meglio situazioni impreviste, nuove, complicate o che richiedono una pronta risposta.
Dormire male significa:
– Aumentare la possibilità di ingrassare, infatti lo squilibrio a livello ormonale, generato dalle poche ore di sonno, abbassa i livelli di leptina, un ormone in grado di comunicare al cervello la quantità di cibo ingerita e avvisarlo quando è sufficiente. Come se non bastasse aumenta la grelina, un ormone che stimola l’appetito.
– Aumentare la pressione e danneggiare il sistema cardiocircolatorio. Dormire meno di sei ore a notte può favorire la calcificazione delle arterie coronariche.
– Avere livelli bassi dell’ormone citochina e un sistema immunitario più debole, essere più soggetti a infezioni, influenza e raffreddori.
– Compromettere il metabolismo e le funzioni cerebrali, a risentirne è l’umore, voglia di fare e l’attenzione.
– Diminuire la capacità dell’organismo di processare il glucosio e aumentare i livelli di insulina e di zuccheri nel sangue, esponendosi al rischio di diabete.
– Diminuire la sensibilità al gusto e aumentare il desiderio di cibi salati e molto dolci.
– Interrompere, nei bambini e negli adolescenti, la crescita armoniosa della massa muscolare e negli adulti la riparazione delle cellule.
– Maggiore rischio di soffrire di ansia e disturbi da stress.
– Mettere a rischio organi vitali: cuore, polmoni e reni.
– Negli adulti e soprattutto nei bambini, aumenta la possibilità di avere disturbi di attenzione e iperattività.
Tanti aforismi e molte idee, ma la notte agli umani serve per dormire!
Al genere umano per dormine bene occorre l’assenza di rumori, esterni e interni. Purtroppo è una condizione difficile da raggiungere per molte persone.
C’è un proverbio persiano che dice: “Il giorno ha occhi, la notte ha orecchie”. Peccato che in molti non lo conoscano.
Dormire poco e con la luce danneggia il cervello
Meglio dormire al buio, per dare modo al cervello di comprendere che è notte. Se c’è la luce il cervello è indotto a pensare che sia giorno e quindi con il tempo si danneggerà il meccanismo che garantisce l’equilibrio mentale.

Dormire al buio
È solo con il buio che il nostro organismo è in grado di attivare la secrezione di melatonina, conosciuta come ormone del sonno.
Grazie all’oscurità, si può salvaguardare la vista, permettendo agli occhi di riposare dagli innumerevoli stimoli del giorno e dai danni dovuti agli schermi.
La parola notte deriva dal latino “Nox” (“Nyx” in greco) che a sua volta deriva dal sanscrito “Nac”, che vuol dire: “tempo nel quale sparisce la luce” ed è così che dovrebbe essere.
Perché privarsi del prezioso sonno?
“Passare la notte in bianco”, è una cattiva e pericolosa abitudine; infatti dovrebbe accadere solo per casi eccezionali o per esigenze di lavoro.
L’espressione sopra citata deriva dal Medioevo: quando i cavalieri trascorrevano la notte precedente l’investitura in una cappella, in preghiera e in meditazione, indossando una veste bianca.
Qualità e quantità
Capita ancora spesso di sentire alcune persone affermare che non contano le ore, ma la qualità del sonno; dicendo questo sbagliano, perché contano entrambe.
Cosa fare per dormire bene
Per quanto possibile, è necessario isolarsi dal rumore e restare al buio, naturalmente questo vale anche e soprattutto per i bambini.
È ormai appurato d’altronde, che gli esseri umani non hanno paura del buio, è solo una questione di abitudine.
È inoltre importante andare a dormire possibilmente sempre allo stesso orario e non troppo tardi, questo per dare modo e tempo al cervello di prepararsi per la modalità notte e quindi attivare tutta una serie di processi.
Mantenere uno stile di vita sano, quindi mangiare il giusto, fare movimento, ridurre al minimo – se non si riescono proprio a evitare – caffè e alcolici, non fumare o ridurre drasticamente questo vizio e infine evitare già dalle ore serali, attività e ambienti troppo stimolanti.
Con piccoli accorgimenti migliorerà la qualità del sonno, si eviteranno farmaci ansiolitici e danni seri all’organismo.